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La deducibilità fiscale di omaggi e cene natalizie cambia radicalmente a seconda che l’attività sia esercitata come impresa IRES o come professionista IRPEF.
Dal 2025 le imprese devono rispettare nuovi requisiti di tracciabilità per gli omaggi ai clienti, mentre per i professionisti valgono limiti più stringenti.
Anche la deduzione degli omaggi ai dipendenti e delle cene di Natale segue logiche differenti.
Una guida completa e aggiornata per chi opera nel settore sanitario e vuole evitare errori.

Con il Decreto MEF del 29 ottobre 2025 è ufficiale la nuova scadenza del 31 gennaio per l’invio annuale dei dati al Sistema Tessera Sanitaria.
Il primo invio, relativo alle spese sanitarie 2025, dovrà essere effettuato entro il 31 gennaio 2026.
Restano invariati i soggetti obbligati, le regole sui pagamenti tracciabili e l’opposizione dei pazienti.
Un aggiornamento che completa la riforma introdotta dal D.Lgs. 81/2025 e semplifica gli adempimenti per medici, odontoiatri e strutture sanitarie.

Dal 2025 l’invio dei dati sanitari al Sistema Tessera Sanitaria diventa annuale, superando le precedenti scadenze semestrali. La nuova data sarà fissata dal MEF. Restano invariate le altre regole su soggetti obbligati, tracciabilità dei pagamenti e opposizione dei pazienti.

Le fatture di collaborazione tra professionisti sanitari (medici, odontoiatri, igienisti) devono rispettare requisiti fiscali precisi senza violare la privacy dei pazienti. L’Agenzia delle Entrate ha contestato descrizioni troppo generiche, disconoscendo i costi. In questo articolo spieghiamo regole, rischi e soluzioni pratiche per compilare correttamente le fatture ed evitare contestazioni.

Il D.Lgs. 81/2025 rende definitivo il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie rese a persone fisiche. Dal 13 giugno 2025, tutti i medici, odontoiatri e operatori sanitari dovranno continuare a emettere le fatture verso i pazienti in formato cartaceo (o elettronico extra SdI). Restano invece obbligatorie le e-fatture per prestazioni non sanitarie e per le operazioni B2B. Nell’articolo spieghiamo chi è coinvolto, le eccezioni previste e i dubbi sugli aspetti sanzionatori.

La Legge di Bilancio 2023 prevede una flat tax incrementale al 15%, sostitutiva dell’IRPEF. Possono accedervi soltanto contribuenti che percepiscono reddito di impresa, arte e professione. Sono esclusi forfettari, società di capitali, società di persone e associazioni professionali. La base imponibile è calcolata sottraendo al reddito del 2023, il maggiore tra i redditi del periodo 2020-2022, ridotto del 5%. La massima base imponibile per la flat tax è di 40.000 euro.