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ENPAM rinvia la scadenza per l’invio del Modello D al 30 settembre 2020

Medici e Odontoiatri hanno tempo fino al 30 settembre per inviare la dichiarazione dei redditi professionali all’ENPAM.

In breve

  • L’originaria scadenza del 31 luglio è stata prorogata al 30 settembre
  • La proroga è valida per tutti i medici e gli odontoiatri
  • In caso di ritardata compilazione è prevista una sanzione di 120 euro
  • Medici e dentisti possono già compilare ed inoltrare il modello D nell’area riservata ENPAM
  • La modulistica online dovrebbe dialogare con i dati autocertificati nella richiesta del Bonus 1.000 euro ENPAM per il COVID-19.

ENPAM ha deciso di rinviare al 30 settembre 2020 la scadenza per la presentazione del modello D (clicca qui per la news ufficiale ENPAM), sulla cui base viene calcolata la Quota B. Mentre nel 2019 la proroga era stata prevista solo per i soggetti ISA e per i forfettari, quest’anno il provvedimento è valido per tutti i medici e gli odontoiatri. Possono quindi fruire della proroga anche i soggetti che esercitano esclusivamente attività libero professionale intramoenia e gli iscritti ai corsi di formazione in medicina generale.

La Cassa ENPAM ha motivato il rinvio della scadenza sia con le difficoltà dovute alla pandemia da COVID-19, sia con esigenze tecniche. Da quest’anno, infatti, la procedura di dichiarazione del Modello D dovrebbe dialogare con le informazioni eventualmente già fornite in sede di domanda del Bonus 1000 euro (vedi l’articolo “Bonus 1000 euro mensili per iscritti ENPAM” del 30 marzo 2020).

Recentemente, ENPAM ha comunicato che il 20% degli iscritti ha già sottomesso il Modello D. La Cassa raccomanda di fare molta attenzione alla scadenza del 30 settembre per evitare di finire oltre i termini. In caso di ritardato invio è prevista una sanzione di 120 euro.

Come indicato sul sito ENPAM, il dato reddituale da trascrivere nel modello D è quello relativo allo svolgimento, in qualunque forma, dell’attività medica e odontoiatrica. Devono essere ad esempio dichiarati:

  • i redditi di lavoro autonomo prodotti nell’esercizio della professione medica e odontoiatrica in forma individuale e associata;
  • i redditi percepiti per l’attività intramoenia e le attività libero professionali equiparate alle prestazioni intramurarie;
  • i redditi che derivano da collaborazioni o contratti a progetto, se sono connessi con la competenza professionale medica/odontoiatrica;
  • le borse di studio dei corsi di formazione in medicina generale;
  • i redditi di lavoro autonomo occasionale se connessi con la competenza professionale medica/odontoiatrica (es. partecipazione a congressi scientifici, attività di ricerca in campo sanitario).

I contributi della Quota B vengono calcolati applicando un’aliquota del 18,50% fino ad un tetto di reddito pari ad euro 102.543,00. Oltre tale cifra, l’importo contributivo è pari all’1%.

Nonostante ENPAM richieda un invio telematico, tramite l’area riservata del sito, è opportuno conservare una copia del modello nel proprio archivio. Il pagamento della Quota B può avvenire in unica soluzione oppure a rate. Tuttavia, la rateizzazione è possibile solo attivando l’addebito diretto sul conto corrente. Proprio per questo motivo, ENPAM consiglia la domiciliazione. Qualsiasi sia la modalità di pagamento (MAV, bollettino, addebito diretto), è opportuno operarne la scelta al momento della compilazione del Modello D. È inoltre necessario conservare la ricevuta di pagamento, al fine di poterla consegnare al commercialista ed operare la conseguente deduzione in dichiarazione dei redditi.

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